venerdì 7 luglio 2017

PICCOLA RACCOLTA DI STORIE INCREDIBILI #9





"...lui fa l'orecchio da mercante, | e non si cura delle mie quisquilie. | Da parte mia gli farò uno sberleffo. | Vergogna a chi è contento di servirlo!"

Il primo patto con il diavolo


Il libro di questa settimana è "Il miracolo di Teofilo" (Edizioni dell'Orso), dramma liturgico in francese antico di Rutebeuf (messo in scena tra il 1263-64). 



Vi si racconta la storia di san Teofilo di Adana, della quale girarono diverse versioni nel corso degli anni, tra cui una molto celebre contenuta nella Legenda aurea. La leggenda godette di larghissima popolarità per tutto il medioevo, inoltre si può considerare una delle prime opere in letteratura ad introdurre "il patto" con il diavolo.



La trama parte proprio con il pio Teofilo che, destituito dalla sua carica dal nuovo vescovo , rinnega il proprio Dio e pieno di rancore riesce a incontrare Salatino, un ebreo capace di interagire con il diavolo.  

Grazie alla mediazione e all'incontro con il diavolo, il protagonista firma un patto con il sangue in cui certifica la sua abiura e l'asservimento al nuovo padrone; grazie a ciò il giorno successivo torna nelle grazie del vescovo e riottiene la carica perduta.
Dopo sette anni Teofilo però si pente del suo gesto e chiede l'intercessione della Vergine, la quale in prima istanza lo sgrida, poi resasi conto del suo sincero pentimento si promette di recuperare il documento del patto. 
La storia si concluderà proprio con il recupero della "charte" e la sconfitta del diavolo, permettendo al futuro santo di morire in possesso della propria anima.


L'elemento del fantastico è qui ben diverso dalle opere viste in precedenza, è un soprannaturale ancora ancorato alla religione, feudale, con una trama e uno stile relativamente semplici senza alcun tipo di indagine psicologica nella reazione dei personaggi. Interessante da notare l'insistenza del diavolo nel firmare un documento per attestare la servitù di Teofilo, quasi fosse una pratica burocratica a tutti gli effetti, ritrovandoci di fronte ad un vero e proprio atto di vendita notarile (acutamente Orlando in un suo saggio fa notare come agli occhi di un contemporaneo ciò risulti molto strano, questo a causa di una visione religiosa resasi negli anni più metafisica e spiritualizzata). 



L'opera si inserisce bene nel percorso del fantastico per la sua importanza storica, essendo uno dei primi racconti al soprannaturale ad ottenere ampio successo in giro per l'Europa e a introdurre il topos letterario del patto con il diavolo.


Dalla Cina con orrore

Se la scorsa settimana abbiamo parlato dei demoni "evocati" da Sam Raimi nei boschi americani, oggi riprendiamo il tema spostandoci però nell'estremo oriente con "Storia di fantasmi cinesi" (1987) di Siu-Tung Ching.

La pellicola, ambientata in un Medioevo fantastico, vede come protagonista il giovane esattore delle tasse Ning, spedito a raccogliere i tributi in una sperduta cittadina ai confini dell'Impero. Squattrinato e inumidito dalla pioggia che lo accoglie in paese, Ning decide di soggiornare in un tempio abbandonato, senza sapere che in realtà questo è dimora di fantasmi e demoni per nulla intenzionati a lasciarlo in pace.

Il film che prende il via da questo spunto di trama è uno dei gioielli della produzione di Hong Kong, un sapiente mélange di svariati generi cinematografici: si spazia dal film horror alle arti marziali, passando per il melodramma e la commedia, senza mai snaturare il film o i generi che esso contiene.
Il parallelo con Raimi fatto all'inizio non è casuale e si fa più forte ancora nel vedere i tanti spunti che Siu-Tung Ching prende dal regista americano (basti guardare la primissima scena e si riconoscerà la carrellata iconica de "La casa") adattandoli però alla sua ipercinetica idea di cinema e alle tradizioni sia della cultura cinese che del cinema di Hong Kong.

È proprio in questo saper mescolare con mestiere un grandissimo numero di influssi, di generi e di ispirazioni che si ritrova la forza del film, che rimane ad ora uno dei film di intrattenimento più interessanti della poliedrica produzione made in Hong Kong.

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